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Paky&Me, La mia prima Fan Fiction

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*GiAdì;pAkY4e*
view post Posted on 17/5/2009, 12:55




ma noo compy! dico così xkè nn l'ho letta è trp lunga ci metto 3 giorni a mettimi in pari ihih
se sarè dice ke è stupenda.. mi fido!
e poi io lo so ke te cn le cose romantiche ci sai fare xD
 
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Eli;Pakyta'84
view post Posted on 17/5/2009, 13:12




Si svegliarono bagnati dai raggi del sole,che li accarezzavano come petali di rosa.
Il sublime idillio che avevano sperimentato i loro corpi e che aveva sapientemente mescolato le loro essenze,persino nella tenerezza dell'abbraccio, ancora li univa.
Un fuoco inestinguibile gli scorreva nelle vene.
Un intenso,appassionato,doloroso trasporto faceva ribollire loro il sangue.
-Vorrei che quest'istante fosse eterno,vorrei restare sempre così,assaporare ogni minuto che Dio mi concede con te al mio fianco-lei tremava una lacrima le rigava il viso.
Era pallida,sognante,ancora legata al mistero che aveva vissuto.
Lui le avava trasmesso qualcosa che lei non aveva neanche osato concepire fino a quel momento.
Nuova linfa vitale.
Una nuova energia.
Il suo cuore era straripante.
La loro non era solo una semplice alchimia di sensi ma era un'inebriante comunione sprituale che si rinnovava ogni volta che facevano l'amore.
Paky era supino,fissava il soffitto,inerme di fronte alla vastità di quello che aveva provato.
Aveva le labbra ancora infiammate dai baci della giovane donna.
Non voleva tornare alla banale vita quotidiana.
Non aveva bisogno di niente,neanche di nutrirsi.
Elisa era tutto.
Gli donava una pace dell'anima che lo inebriava.
Lei si sentiva soggiogata da quell'uomo dallo sguardo penetrante e magnetico....
Il mondo li divideva.
Ma un universo ancora più reale li attraversava e li legava.
Nulla avrebbe potuto distruggere la loro felicità.
L'unico vero nemico erano loro stessi.
-Elisa....perdonami...se puoi-disse improvvisamente lui.
- Cosa stai tentando di dirmi?-lei era sul punto di scoppiare in lacrime.
-E' stato solo un tragico errore il nostro-aveva una fermezza nella voce che la spaventò.
-No non sai quello che dici...amore mio io ti amo-Elisa sentiva la disperazione traffiggerle ancora una volta il cuore.
Era penoso sentirlo parlare così.
Un affondo dritto al cuore.
Perchè stava buttando via...un miracolo di Dio...un sentimento così pieno vigoroso innocente, limpido perchè?
Lei tentò di abbracciarlo dinuovo ma lui si scostò,freddo,impassibile.
Elisa non riconosceva più l'uomo cui aveva donato tutta sè stessa.
Era cambiato,scosso.
Vedeva i suoi pensieri intrecciarsi come una ragnatela e non riusciva a decifrarli.
-Pasqualino...parlami ti prego...rendimi partecipe di quello che provi..insieme ce la faremo.
-Prendi la tua roba ed esci..vattene via...non sopporto la tua vista.
Paky aveva paura, lei lo sapeva paura di un sentimento così grande che lo soverchiava.
Non gli lasciava scampo alcuno,doveva finire.
-Ti prego....-la voce di lei era rotta dal pianto
-No io prego te...esci...esci....e dimenticami,io non sono l'uomo adatto a te...
Elisa sentiva tremarle la terra sotto i piedi.....
-No non me ne vado....non deve finire così non è giusto...tu hai qualcosa che non vuoi dirmi...lo sento
-Non ho niente....voglio solo vivere la mia vita in pace..
-E questa la chiami pace...vivrai nel rimorso per il resto della vita...io sento che anche tu mi ami ma sei troppo orgoglioso per ammetterlo e hai paura.
Quelle parole colpirono il giovane come un pugno in pieno petto.
-Non si tratta di questo...
-Cos'è allora???? io non posso accettare questo da te..e non ti lascerò distruggere tutto quello che abbiamo vissuto...SCORDATELO.
-Apri bene le orecchie...sei una sciocca...solo una sciocca sentimentale...io ti renderei la vita peggio dell'inferno..sono un disastro...sempre in giro per il mondo..ti potrei essere infedele...soffirai...Non l'hai ancora capito??
-Spiegati-l'incredulità lasciò il posto allo sconforto.
-Io mi sono innamorato di te,Elisa,se ti rovinassi la vita non potrei vivere e finirei con l'odiarti non meriti l'infelicità,credimi....esci di qui...in fretta prima che.....sia troppo tardi.
-Quale infelicità potresti mai darmi....?-lei si fece carezzevole gli prese la mano,la strinse forte.
-Io morirei se non ti potessi più amare...sono felice solo quando sono con te...sei tu che non capisci...o sei troppo stupido per farlo.
-Bravo...ma chi sei davvero?io me ne vado ma non dimenticherò mai....Addio....
Paky avrebbe voluto abbattere la stanza a suon di pugni...era la verità quella che la donna che amava gli aveva rivelato.
-Elisa......un ultima cosa.......cancella il mio numero,te lo chiedo in nome dell'amore che ci unsce.
-D'accordo...se è questo quello che senti..se è questo quello che vuoi.....
La giovane se ne andò sbattendo la porta.
No..non era quello che voleva...ma non doveva cedere.
Contiua...

Edited by Eli;Pakyta'84 - 17/5/2009, 14:29
 
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;sar91~QFP
view post Posted on 17/5/2009, 13:20




TUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
CONTINUALA SUBITO O TI RINCHIUDO IN CAMERA MIA E TI OBBLIGO A SCRIVERE 24 ORE SU 24!!
 
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*GiAdì;pAkY4e*
view post Posted on 17/5/2009, 13:23




bello qst capitolo :)
 
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colombina'89
view post Posted on 17/5/2009, 14:14




brava hai visto
 
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Eli;Pakyta'84
view post Posted on 17/5/2009, 14:17




Il tonfo gli risuonava ancora nelle orecchie.
Erano passati 2 giorni da quando lei aveva chiuso quella porta senza voltarsi indietro.
Ma dopotutto l'aveva voluto lui...
Aveva preso la decisione migliore ne era certo.
E anche se quel viso spesso lo visitava nei suoi sogni e sentiva un dolore insopportabile ricordando l'odore della sua pelle e il sapre delle sue labbra,stava tentando di ricominciare da capo...in un modo o nell'altro.
"Ho bisogno di tempo...il tempo guarisce tutte le ferite" pensò con un moto di rassegnazione.
Cosa stava facendo ora....la sua "Aurora" la sua luce del mattino...quella luce che li avrebbe sempre visti abbracciati tra quelle lenzuola di seta?
"Basta...pensarci...oggi hai una serata importante..concentrati sul tuo lavoro" si rimproverò Paky.
Si la vita doveva continuare.

Elisa stava al pc..intenta a scrivere un nuovo capitolo della sua tesi....ma il pensiero correva sempre e comunque a quegl'occhi.
Le riempivano la vita...quegl'occhi.
Era spinta irrefrenabilmente verso di lui.
Ma era finita si doveva rassegnare,doveva farsene una ragione.
Si una ragione.
E il suo cuore allora?lui non aveva Ragione o forse l'aveva...ma lei doveva contrastarle.
Si fermò...poi ricominciò a scrivere...
Caravaggio...si....la luce...
Ogni cosa gli ricordava le ore vissute con Paky.
Era una maledizione.
Non riusciva a dedicarsi alla stesura del suo elaborato.
"Se non fosse riuscita a terminarla prima della consegna....e se non si fosse laureata nei tempi??"
No no....DOVEVA fare del suo meglio...
Stava sprecando inutilmente le proprie energie
Era ingiusto ed irresponabile da parte sua.
Avrebbe deluso tutti.
Così decise di rimettersi a scrivere.
Si era quello il suo obiettivo e doveva andare avanti..pensando con tutte le sue forze solo a quello.
La serata stava per comiciare.
Paky era in ansia.
Non sapeva perchè dopotutto era abituato a quel genere di impegni.
C'era qualcosa nell'aria,che lo inquietava.
Forse era solo la tensione che provava sempre prima di salire sul palco.
Si diede un'ultima sistemata e si avviò.
Elisa non sapeva dove andare...le strade si snodavano infinite sotto i suoi occhi.
Il caldo era opprimente...
Si diresse verso il mare.
"Lì,riflettè, forse avrebbe trovato un pò di sollievo"
Una musica in lonatananza.
Un tremolio di luci scosse dalla brezza della sera.
Elisa non poteva crederci.
Era Paky....si stava esibendo su un palco scotruito proprio lungo quella spiaggia.
Il cuore cominciò a batterle all'impazzata.
Voleva tornare a casa ma qualcosa la spinse a mettere un piede davanti all'altro e di dirigersi,sonnambula, verso quella folla di gente in delirio.
Non c'era che dire,Paky stava avendo successo.
E di questo lei era felice e orgogliosa.
Ma gli mancava.
Non doeva trovarsi lì.
Ma il destino ce l'aveva messa e ora doveva solo aspettare.
Lui era come sempre sprizzante gioia da tutti i pori.
Ma lei vedeva un velo di profonda tristezza che gli offuscava lo sguardo.
Cantava si,era bravissimo come sempre,ma era anche assente.
La luce di cui lei si era pazzamente innamorata riusciva a malapena a trasparire, attraverso l'infelicità che entrambi provavano.
Il momento della verità.
Per un attimo un millesimo di secondo, si sfiorarono con lo sguardo,e lei vide un lampo in quello di lui.
Ma poi si voltò dinuovo e tutto si spense intorno a lei.
Aveva una rosa rossa in mano.
Ci giocava con le dita mentre cantava.
Era un bocciolo che ancora doveva aprirsi.
Poi a un certo punto,la lanciò verso il pubblico.
Eisa fui la prima ad accorgersene.
Nessuno la raccolse,era lì
In un angolo.
La ragazza prontamente si chinò la prese in mano e la baciò.
Doveva dirgli un'ultima cosa prima di sparire per sempre dalla sua vita.
Il destino aveva un debito con loro,e lo avrebbe pagato prima di prendersi le loro esistenze.
Continua...



 
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;sar91~QFP
view post Posted on 17/5/2009, 15:06




ELIIIIIIIIIIIII
 
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~Peperina
view post Posted on 17/5/2009, 18:54




nooooooooooo...eli continua immediatamenteeeeeeeeeeeeee!!!!
 
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Eli;Pakyta'84
view post Posted on 17/5/2009, 21:19




La ragazza contemplava confusa il tramonto.
Faceva scorrere la sabbia fine tra le dita, una fresca brezza le scompigliava i capelli.
Il concerto si era concluso,anzi lei se n'era andata.
L'aveva ferita tutta quell'indifferenza.
Vicino a lei la rosa...stava appassendo.
Si come tutte le più preziose creazioni della natura aveva una nascita una crescita e una morte.
Anche l'amore.
Lei lo sapeva bene.
Se Paky l'avesse pugnalata non avrebbe sofferto come stava facendo in quel momento.
Era troppo per qualsiasi essere umano.
C'era troppo dolore in lei non riusciva più a contenere tutta la profonda disperazione che sentiva.
Tornare là vicino al palco e vedere se lui era ancora lì a cantare o a fimare autografi...prima di fare qualsiasi cosa,prima di prendere qualsiasi decisione dove fare quell'estremo forse vano tentativo.
Si amavano...al loro sentimento doveva essere data la possibilità di vivere...fino alle estreme conseguenze.
Avrebbero commesso degli errori,mille volte gli sarebbe venuta la tentazione di mollare tutto e dirsi addio.
Ma dovevano avere una chance...quel si lo dovevano dire nonostante tutto.
Lei lo capiva,temeva che fosse solo un illusione una nuova occasione di sofferenza da entrambe le parti.
Ma lei...Elisa...la timida l'impacciata,la goffa..lei non voleva dargliela vinta.
Erano accomunati da un destino superiore a qualsiasi timore o dubbio o paura.
Si alzò si sgrullò la gonna dalla sabbia e tornò sui suoi passi,speranzosa come mai prima.
Le luci erano state spente,stavano smontando il palco, Paky se n'era andato....
Un senso di vuoto incolmabile la travolse.
Perse completamente cognizione del tempo.
Per qualche istante il suo cuore si fermò.
Basta.
Lui ha la sua vita,lascialo andare,non farti del male inutilmento Elisa...scuotiti dal tuo torpore...lui non potrà mai essere tuo...te lo ha detto patiresti sofferenze indicibili..trovati un uomo che possa darti tutto quello che lui non potrebbe mai;la sua coscienza non le lasciava neanche un secondo per piangersi addosso.
Un proposito improvvis,lampante,nitido le balenò in testa.
Era così terribile che la sola idea la sconvolse.
Ma era anche l'unico modo per salvarla dall'abisso in cui rischiava di cadere.
O forse c'era già caduta dentro e non sarebbe mai riuscita a risollevarsi.
Il Mare lì davanti a lei la chiamava,la sua voce era talemente forte che rischiava di stordirla,il suo richiamo imperioso...perchè resistergli?
Non aveva più nulla da perdere.
Aveva già perso tutto.
Paky stava sorseggiando un drink sul terrazzino di un piccolo bar affacciato sul mare.
Non aveva voglia di tornare in albergo...
La solitudine iniziava a farsi sentire e non gli andava di rinchiudersi in quella stanza coi suoi pensieri che non facevano altro che tormentarlo.
Lei lo aveva fatto letteralmente impazzire.
Non riusciva a pensare ad altro ad essere lucido.
Quella sera al concerto si era addirittura dimenticato il testo di una canzone.
Non gli era mai successo prima.
Si sarebbe ubriacato,pensò risoluto.
E poi.....
Niente si sarebbe lasciato vincere dal sonno.
Aveva rotto con tutto e tutti.
Anche con la sua ragazza,troppo gretta,troppo frivola,troppo attaccata al denaro.
Era stanco di quella vita.
Solo la sua musica riusciva a rendere le sue giornate più sopportabili.
Aveva voglia di bere fino a svenire.
Cercava solamente un pò di pace.
Quel mare...quella serata...e poi una strana sensazione che aveva preso possesso di lui fin dalla fine del concerto.
Una visione, un presentimento.
Altri tre o quattro bicchieri e quell'ombra si sarebbe disspiata da sola,come la caligine del mattino.
Una figurina si stava dirigendo verso la scogliera...ma come avrebbe potuto riuscirci? era talmente lontano dalla riva,un pazzo ubriaco..solo uno stupido scemo che va a fare il bagno nudo di notte ahahahah- ridacchio.
Il suo cuore accelerò i battiti.
Era una donna.
Riusciva a distinguere i contorni della sua minuscola figurina che stava scomparendo piano piano sotto la superfice dell'acuqa.
Oh mio Dio,quella stupida incosciente,ma cosa ha intenzione di fare???
Il suo primo istinto era di correre ad avvertire qualcuno o chimare i soccorsi ma qualcosa dentro gli diceva che sarebbero arrivati troppo tardi.
Si precipitò sulla spiaggia cercando di capire chi fosse.
Non poteva non doveva essere chi lui pensava che fosse.
Rigettò con tutte le sue forse quel pensiero insensato.
Elisa era troppo sensata per concepire un gesto simile-pensò,ma quella sua spiegazione non riuscì a tranquillizzarlo anzi accrebbe la sua ansia.
Desiderava ardentemente di sbagliarsi,ma più si avvicinava più quei capelli scuri che ondeggiavano sulla superfice dell'acqua sembravano quelli di Elisa.
Il giovane urlò con tutto il fiato che aveva in gola,con tutta la forza che aveva la forza della disperazone e dell'amore...
-Elisaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! non farloooooooooooooooo...fallo per me torna subito indietro-gridò,folle di paura.
Ma lei era troppo distante ed era quasi completamente sott'acqua.
Non c'era un istante da perdere.
Se fosse morta si sarebbe lasciato annegare anche lui.
Ma doveva tentare a tutti i costi di salvarla.
Solo allora capì quanto l'amava e quanto era stato stupido ad allontanarla da lui.
Se aveva voluto morire la colpa era solamente sua.
Paky si tolse scarpe e vestiti e si tuffò nell'acuqa gelida iniziando quasi subito a nuotare più velocemente che poteva.
Forse l'avrebbe raggiunta prima che sprofondasse del tutto ma doveva fare in fretta,dare fondo a tutte le sue residue energie fino a farsi scoppiare il cuore.
Aumentò il ritmo delle brcciate.
Se fosse riuscito a salvarla,giurò davanti a Dio,non l'avrebbe mai più lasciata sola.
Continua...

Edited by Eli;Pakyta'84 - 17/5/2009, 23:40
 
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;sar91~QFP
view post Posted on 17/5/2009, 21:25




Io io io io.. ti amo!!!
 
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*GiAdì;pAkY4e*
view post Posted on 17/5/2009, 21:29




ma non ti salverà vero?! uhua
vedi che non sei normale nmn nelle ff te xD
 
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Eli;Pakyta'84
view post Posted on 17/5/2009, 21:32




non lo so...riusciranno i nostri eroi a uscirne vivi??? ahahahhaha lo scopriremo solo nella prossima puntata...domani o stanotte xDxD
 
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crazyraffy
view post Posted on 17/5/2009, 22:57




spettacolareeeeeeeeeeee.....
mi state facendo diventare pazza cn le ff....e se vedete la faccia ke faccio mentre leggo tt concentrata........
complimenti elisuuuuuuuuuuu tvttttttttb nn vedo l'ora di leggere il seguito!
 
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~Peperina
view post Posted on 17/5/2009, 23:36




CITAZIONE
non lo so...riusciranno i nostri eroi a uscirne vivi??? ahahahhaha lo scopriremo solo nella prossima puntata...domani o stanotte xDxD

eli...STANOTTE!!!
 
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Eli;Pakyta'84
view post Posted on 18/5/2009, 00:03




Elisa stava per chiudere gli occhi,abbandonadosi definitivamente al terribile abbraccio del mare.
Tra poco sarebbe finito tutto.
L'unico pensiero che,in quel momento, rusciva a superare la gelida oscurità della sua mente era il sopraggiungere imminente della morte.
Il nulla.
Qualcosa la ridestò.
Un tremito,una voce distorta dalla distanza e dall'acuqa la strappò all'oblio.
Chi o cosa la stava scuotendo e distogliendo dal suo proposito?
Non disiderava altro che liberarsi dal dolore di vivere.
Vivere senza di lui.
Senza Paky.
Lui le aveva strappato il cuore dal petto.
Non batteva più niente in lei.
Era viva ma era viva come può esserlo un vegetale o una roccia.
Una fine rapida e indolore.
Non voleva che quello.
Non voleva nient'altro.
Era totalmente inerme ormai.
-Elisaaaaaaaaaaaaaaaaa...prendi la mia mano-sentì eccheggiare distintamente nella sua testa.
Un grido,disperato.
Noooo..
Paky non si trovava lì.
Ma non le importava voleva andarsene solo quello contava ormai...
-Elisa...a...a....a non ce la faccio più perdonami..non sono riuscito a salvarti....sappi solo che....-la voce era appena udibile.
Ma come poteva sentirla...lei?
Era sott'acqua e a una notevole distanza.
"Sono solo allucinazioni,stai per morire"pensò.
-Elisaaaa....aiutami ti prego sto MORENDO- per la terza volta quel grido disperato le squassò il cuore.
Pakyyyyyyyyyyyyy stava annegandoooo ne era certa!
Dimenticò tutto il dolore e la cupa rassegnazione che sentiva e si riscosse totalmente da quello stato di apatia.
Stava morendo,l'uomo che amava e che avrebbe amato fino al suo ultimo respiro stava morendo!!!
Nooo lei non poteva permetterlo.
Tirò la testa fuori dall'acqua,prese un respiro profondissimo e nonostante riuscisse a malapena a respirare cominciò a nuotare.
Nuotò come una forsennata per alcuni minuti.
Poi lo vide...galleggiare a pancia in giù sul pelo dell'acqua.
Oh mio Dio noooooooooooooooooo!!!! gridò con tutto il fiato che aveva ancora in corpo.
A costo di spendere anche l'ultima stilla di energia che possedeva ancora,l'avrebbe strappato alla morte.
Avrebbe donato la vita per lui.
Finalmente arrivò nel punto in cui giaceva il povero Paky,immobile freddo come il marmo.
"Fai che non sia...."- disse con voce resa rauca e affannata dallo sforzo di raggiungerlo.
Innanzitutto cercò di capovolgerlo...era pesante ma lei aveva una forza dentro che mai si sarebbe aspettata.
Ci riuscì.
Il giovane era bianco come un cencio,aveva le labbra violacee e gli occhi sbarrati.
Lo abbracciò,come per un estremo tentativo di riportarlo in vita,infondendogli il calore del suo corpo.
Gli prese la mano.
Gli tastò il polso.
Il cuore si era fermato.

Elisa era come in tranche...
Una luce in lontananza.
Una motovedetta della guardia costiera.
-Aiutoooooooooooooooo siamo qui!!! un uomo sta morendo il mio cuore sta morendoooooooooo prestoooooooooo!!!!
Il buio.

Elisa si svegliò nell'oscurità gelida che precedeva l'alba,sulle prime non capì cosa l'avesse ridestata poi avvertì il suono di molte voci,ancora lontane ma via via sempre più forti.
Dei passi,gente che correva.
Era confusa,indolenzita,la testa sembrava sul punto di scoppiarle.
Il suo primo pensiero fu per lui.
Non sapeva dove si trovasse poi vide l'ago della flebo attaccato al braccio e capì finalmente di essere in ospedale.
-Paky- tentò di sussurrare ma dalla gola non le uscì altro che un brusco colpo di tosse.
-Paky-ripetè.
Un'infermiera era entrata nella stanza.
-Ah bene ti sei ripresa buon segno-disse con voce aspra.
-Cosa..cosa mi è successo?
-Sei stata in coma per 3 giorni...avevi un grave principio di assideramento..stavi per annegare ti ricordi?
-No...io...non ricordo-disse incredula.
-Sei fortunata..i medici stavano iniziando a disperare-disse l'infermiera.
-Che ne è stato di quel ragazzo,il mio amico?mi risponda la prego-tentò di tirarsi su a sedere ma non ci riuscì e abbozzò un gemito di dolore.
-Quale ragazzo?-
-Il ragazzo....che era con me....come sta??
L'infemiera non se la sentiva di dirle tutta la verità.
-Vedi...adesso è in rianimazione...è stato operato questa notte...è stato un intervento molto delicato...
-Cosa???-Elisa non riusciva neanche a capire quello che la donna le stava dicendo...piangeva senza rendersene conto.
-Perchè operato????Voglio andare da lui!!!-iniziò a gridare.
-Dove credi di andare..non puoi vederlo adesso-l'inermiera la respinse indietro sul cuscino.
-Voglio vederlo subito....voglio tenergli la mano-la disperazione profonda le si leggeva in faccia.
-Non è possibile ti ripeto...non ti sentirà nemmeno-la voce gelida della donna le rimbombò nella testa,creando un eco spaventoso.
-Non mi può trattenere contro la mia volontà-disse furiosa la ragazza.
Si tirò a sedere sul letto si strappò l'ago dal braccio si alzò in piedi e scalza iniziò a correre per il corridoio della degenza...
L'indicazione del reparto rianimazione.
Elisa fermò un medico che stava uscendo da una stanza.
-Pasqualino-riuscì a dire tra le lacrime.
Il medico annuì.
-Dove si trova...in questa stanza?-disse lei indcando la stanza da cui il dottore era appena uscito.
-Senti ma chi sei tu..sei una parente del paziente?che se non sei qualcuno della famiglia non posso farti assolutamente entrare,vedo che sei sconvolta..e poi non dovresti essere in stanza...fila via...
-No la prego mi faccia entrare...sono...sono sua moglie!!!-mentì.
-Ah si...-il dottore era scettico.
Ad un tratto arrivarono due infermieri presero Elisa e la misero su una sedia a rotelle.
Vieni ti riportiamo in stanza non fare storie potresti avere un malore,calmati.
Ti portiamo al telefono se vuoi avvisare un familiare.
-No lasciatemi andare voglio stare con lui-gridò alla volta del medico.
-Non puoi vederlo adesso...ci sono i genitori dentro,quando potrai entrare verrai avvisata tranquilla-disse il medico facendo cenno ai due infermieri di riportare Elisa in stanza.
-Potrei chiamare mia madre un attimo?-disse a un certo punto.
-Si-disse un infermiere- ma fai presto che ti dobbiamo riportare in stanza.
-Certo ci metterò un attimo-
Si alzò fulminea dalla sedia,prima stese con un pugno il primo infermiere e poi diede un calcio al secondo,i due non fecero in tempo neanche a fiatare.
E dopo esserci accertata che fossero privi di sensi,la giovane corse a perdifiato verso la stanza in cui giaceva l'amore della sua vita.
La porta era socchiusa,dall'interno veniva la voce della mamma di Paky che singhiozzava.
Elisa entrò in punta di piedi.
Paky era steso sul letto,era attaccato a un respiratore....ma vivo!
Il suo cuore batteva...
A un certo punto la mamma si avviò verso il bagno,fu in quel momento che lei si infilò nella stanza.
Si inginocchio al suo capezzale,gli diede un bacio sulla fronte,e gli strinse forte la mano tanto che le sue nocche sbiancarono sussurrandogli delle frasi all'orecchio,stando sempre bene attenta a non farsi sentire da nessuno.
Gli disse che era uno stupido,che non avrebbe dovuto rischiare la sua vita,che era un incosciente,che lo amava più che mai.
Che molto presto si sarebbe svegliato,che sarebbero stati insieme,che voleva dividere ogni momento con lui,che aveva dei progetti.
L'alba che li aveva visti uniti,lo stava aspettando.
Doveva vivere per poterla rivedere,l'alba.
Doveva lottare,lei sarebbe stata al suo fianco.
Poi dopo avergli dato un lievissimo bacio sulle labbra,uscì dalla stanza così com'era entrata,in punta di piedi.
Continua...

Edited by Eli;Pakyta'84 - 18/5/2009, 01:29
 
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